vino e dieta

Tempo d’estate, di pranzi e cene in riva al mare, ma anche di prova costume. In queste settimane noi tutti siamo indecisi tra l’abbandonarci al ritorno alla normalità, e dunque il sederci ai tavoli del nostro ristorante preferito, oppure l’adeguamento ad un regime alimentare che ci consenta di smaltire i chili di troppo acquisiti negli scorsi mesi. Il vino, che ben si addice agli aperitivi estivi e ai pasti fuori casa, è ammesso per chi cerca di dimagrire? A patto di rispettare quantità e qualità, sì!

Il vino è purtroppo condannato per la presenza di alcol (1 grammo fornisce 7 kcal, quasi il doppio dello zucchero) al suo interno, ma contiene sostanze salutari e contribuisce a dare più sapore al menù e a creare un’atmosfera conviviale. La dose giusta? Un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini (Istituto Superiore di Sanità docet). Addirittura alcuni studi scientifici dimostrano che assumere la giusta quantità di vino ogni giorno possa aiutare a perdere peso.  L’ultimo è quello condotto dalla Purdue University dell’Indiana e pubblicato sulla rivista Journal of Biological Chemistry, secondo cui il piceatannolo, composto derivato dal resveratrolo contenuto nelle bucce dell’uva e quindi presente nel vino, aiuterebbe addirittura a controllare l’obesità. Questa molecola interferirebbe infatti sull’attività insulinica, responsabile di attivare i geni deputati alla formazione delle cellule adipose, riducendo allo stesso tempo le dimensioni di quelle esistenti.

Meglio preferire il “rosso” o “il bianco”? In generale, a piatti delicati e leggeri vanno abbinati vini leggeri, bianchi se le pietanze sono a base di pesce, rossi se sono a base di carne. Due vini da tenere in considerazione sono ad esempio il “Capriccio di Falanghina” e il “Caprice Rosso” di “Capri Moonlight”.
I vini bianchi, oltre ad essere meno alcolici, contengono l’acido caffeico, una sostanza che fa bene sia al cuore che ai reni. I vini rossi contengono invece sostanze antiossidanti: il resveratrolo e gli antociani, che svolgono un’azione protettiva nei confronti delle pareti dei vasi sanguigni e, dunque, aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari. Un buon bicchiere di vino rosso consumato a cena o dopo cena, prima di andare a letto, aiuta a conciliare il sonno, e il suo potere saziante previene eventuali abbuffate notturne davanti al frigo alla ricerca di cibo. Via libera, infine, alle bollicine – ad esempio al “Caprice Spumante” – che, grazie all’anidride carbonica, svolgono un ruolo anestetico sulle mucose che aiuta a placare la sete.

 

Testo di Maria Consiglia Izzo

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