capriccio di aglianico e knodel by caprimoonlight

canederli, che i tirolesi chiamano Knödel (dal tedesco Knot, termine che significa “nodo, grumo”), sono un piatto tipico del Trentino Alto Adige. Si tratta di una pietanza molto calorica e nutriente, e per questo motivo è l’ideale per scaldare le fredde serate autunnali ed invernali.

La ricetta è di origine contadina e nasce per sfruttare il pane raffermo avanzato con gli ingredienti che si potevano avere in casa, frutto del proprio lavoro.

Sono delle polpettine di 5-6 centimetri di diametro, composte da pane ammollato con uova e latte, e farcite con pezzettini di speck o formaggio, e cipolla abbrustolita; vengono poi cotte nel brodo di carne per una ventina di minuti. Sono anche detti “gnocchi di pane”, in quanto anche i canederli  – come gli gnocchi di patate – sono pronti quando galleggiano nel brodo. Si tratta di un piatto molto versatile che può essere utilizzato anche come antipasto, piatto unico, contorno… Vi è addirittura una versione dolce che funge da dessert!

Un piatto dal gusto ricco, dal sapore che racconta la quotidianità. Le spezie non esitano a farsi notare, in quanto spesse volte nell’impasto sono presenti erba cipollina e aneto. A fronte di questa semplice, ma persistente preparazione, un buon calice di vino rosso può essere l’abbinamento giusto. Sicuramente abbiamo bisogno di un vino strutturato e delicatamente profumato, come il “Capriccio di Aglianico” di “Capri Moonlight” (91 punti nella guida “I Migliori vini italiani” di Luca Moroni): un vino di medio corpo che si lega benissimo con i sapori dei canederli classici allo speck. Le note fruttate (frutti rossi) e leggermente speziate (pepe) completano il profilo aromatico del piatto. La delicatezza e la freschezza del vino simpatizzano con gli ingredienti della ricetta. Un’accoppiata vincente per chi vuole riscaldare corpo e mente!

Foto e ricetta di Grazia Guarino

Testo e abbinamento di Maria Consiglia Izzo

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