Tratto da un racconto di Karen Blixen (Capricci del destino, 1958), il film “Il pranzo di Babette” – cuoca francese ricercata dalla polizia del suo paese dopo i giorni della Comune – racconta della sua nuova vita in Scandinavia dove trova lavoro e ospitalità presso due vecchie sorelle zitelle, figlie di un pastore protestante. C’è poca allegria in quel paesino, povera Babette. Ma dopo qualche anno la brava cuoca vince la Lotteria Nazionale e decide di spendere il denaro della vincita per organizzare un memorabile banchetto nel villaggio. Ricorre il centenario della nascita del padre di Filippa e Martina, e bisogna celebrarne la memoria con tutta la comunità: un’ottima occasione, secondo Babette, per preparare i cibi più raffinati, procurarsi i vini migliori, offerti su una tavola riccamente apparecchiata, con le tovaglie più eleganti, piatti raffinati e bicchieri di cristallo.  La pensano diversamente le due sorelle e i loro compaesani, che vedono minacciata l’austerità alla quale si sentono obbligati. Ma a tavola ecco la magia: trasportati dalla bontà del cibo e dall’atmosfera piena di bellezza, tutti diventano gioviali e felici.
Impariamo da Babette a fare felici i nostri familiari e amici con pranzi generosi, che donano felicità ed emozione ai commensali. Ad esempio, preparando un’insalata belga e pere con vinaigrette alle noci, accompagnata da un buon calice di “Caprice Rosè” di “Capri Moonlight”, un vino rosato dal sapore avvolgente.  Questo vino si presenta con un colore rosa intenso e brillante, ed un impatto olfattivo floreale con note di viola, che dopo vira in aromi di frutta (ciliegia, lampone e ribes). La sua freschezza e la sua mineralità completano la parte gustativa, che regala anche buone percezioni retronasali.

Ricetta e foto di Grazia Guarino
Vino e abbinamento di Maria Consiglia Izzo

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