La dolce vita "caprese" e un calice di Caprice Bianco by Capri Moonlight

 

La Caprese è un piatto molto riprodotto e ricercato in tutta Italia, ed è iconico dell’isola di Capri ove rappresenta un’alternativa fresca, deliziosa e veloce da consumare soprattutto a pranzo per tutti i turisti che visitano questa meta. Gli ingredienti sono pomodoro fresco, mozzarella di bufala e basilico, conditi con olio extravergine d’oliva e sale. La sua origine risale ai primi del ‘900, si narra che sia stata creata da un cuoco dell’isola per onorare i colori della bandiera italiana: rosso, bianco e verde. E’ diventato rapidamente un piatto simbolo dell’isola di Capri e della cucina italiana in generale, tanto che è presente in molti film ambientati in Italia. Ad esempio, nel celebre film “La Dolce Vita” di Federico Fellini, la caprese è stata protagonista di una scena memorabile che si svolge al ristorante “Tre Scalini”, situato sulla scalinata di Piazza di Spagna a Roma; il personaggio interpretato da Marcello Mastroianni ordina una caprese al cameriere, interpretato dall’attore Walter Santesso: il cameriere, mentre prepara la caprese, chiede a Mastroianni se preferisce che il piatto sia “di qui o di là”, ovvero se vuole che la mozzarella sia proveniente dalla Campania o dalla Puglia. Mastroianni sceglie la mozzarella campana, ma poi si lascia convincere dal cameriere a provare anche quella pugliese e le approva entrambe. Questa scena ha contribuito a rendere la caprese ancora più famosa e amata in tutto il mondo, simbolo della cucina italiana e della dolce vita.

Ma passiamo adesso a parlare del vero protagonista del nostro blog: il vino! La caprese è un piatto semplice ma saporito, che richiede un vino leggero e fresco per esaltare i suoi sapori. Tra i vini bianchi, possiamo optare per il Caprice bianco di “Capri Moonlight”, un vino che con la sua freschezza riesce a bilanciare la grassezza e la pastosità della mozzarella, e con la sua persistenza aromatica è in grado di supportare l’aromaticità della pietanza.

 

Ricetta e foto di Grazia Guarino

Testo e abbinamento di Maria Consiglia Izzo

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