Prosegue il viaggio gastronomico di “Capri Moonight” lungo lo stivale. Mancano pochi giorni all’inizio del Festival di Sanremo, perciò abbiamo pensato di proporvi questa settimana un abbinamento ligure – campano: alla focaccia di Recco, specialità ligure che può essere consumata sola – durante un aperitivo oppure da sgranocchiare avanti alla tv -, o servita a tavola al posto del pane, abbiamo accostato il Caprice Rosè, vino rosato ottenuto da un vitigno autoctono campano, ovvero il Piedirosso.
La focaccia di Recco esiste, probabilmente, sin dalla Terza Crociata: si narra che i crociati liguri, prima della partenza per la Terra Santa, trovarono su bianche tovaglie di lino una “focaccia di semola e giuncata appena rappresa”, cioè “a fugassa cö formaggio” (in ligure). Grazie a questo prodotto Recco è diventata la capitale gastronomica della Liguria.
La focaccia è realizzata con un formaggio fresco che deve appartenere alla zona di produzione. Inoltre essa ha un’altra particolarità, ovvero la temperatura di cottura che, nella ricetta originale deve oscillare tra un minimo di 270° e un massimo di 320°C.  Infine, è una focaccia che non richiede lievitazione e, per questo motivo, il tempo di cottura è breve.
Che sia consumata durante un aperitivo od un pasto, a questa specialià va abbinato un vino capace di legare col suo sapore delicato, ed anche un po’ dolciastro (caratteristica conferitagli dalla presenza del formaggio). Per questo abbiamo optato per il “Caprice Rosè” di “Capri Moonlight”: un vino versatile (anche esso può essere sorseggiato sia durate un aperitivo che durante un pasto), al naso delicato e fine, al gusto pieno e al contempo fresco, con una mineralità che rimanda al mare, grande protagonista sia della regione Liguria che della regione Campania.

Foto e ricetta di Grazia Guarino
Testo e abbinamento di Maria Consiglia Izzo

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