La ratatouille è un contorno a base di verdure tipico della cucina provenzale diffuso in gran parte della Francia e in particolar modo nella città di Nizza dove viene chiamata appunto ratatouille niçoise; il suo nome rievoca il gesto di rimestare le verdure che deriva dal francese touiller e dall’occitano ratatolha. È composta da verdure fresche (melanzane, zucchine, pomodori, cipolle, peperoni ) tagliate a rondelle o a cubetti di uguale dimensione e stufate insieme rispettando il giusto ordine di inserimento in pentola per non rischiare di cuocerle eccessivamente o, al contrario, di farle rimanere troppo croccanti. Può essere aromatizzata con del timo fresco, basilico o altre erbe aromatiche a piacere. Una sinfonia di profumi e colori deliziosa!
Come ogni piatto tradizionale, esistono tantissime varianti: con aggiunta di salsa di pomodoro o vinaigrette, la ratatouille al forno, e molte altre. Di solito la ratatouille viene servita come contorno, per accompagnare piatti di carne, pesce, verdure, formaggi; ma è ottima anche come antipasto.
Questo piatto ha ispirato anche un celebre film di animazione disneyano, “Ratatouille” per l’appunto, con protagonista Rémy, un topino che sogna di diventare un grande chef e che conquista con questa pietanza il palato (e il cuore) del temutissimo critico Anton Egò, riportando la sua mente ai sapori semplici e genuini dell’infanzia. Lo chef del lungometraggio Ratatouille predilige per questo contorno di verdure il grande rosso di Bordeaux e le mitiche bottiglie di un elegante Château Latour del 1967, conquistando il gusto dei protagonisti.
Per la nostra ratatouille oggi vi proponiamo il “Capriccio di Aglianico” di “Capri Moonlight”, un rosso dalla forte personalità, dal profumo molto intenso e persistente, in grado di condurre al sapore di ciliegia, e di ottima corposità.
Ricetta e foto di Grazia Guarino
Testo e abbinamento di Maria Consiglia Izzo