Regione che vai…..Capri Moonlight che trovi! Noi italiani siamo un popolo di buongustai, lo dimostra il fatto che ogni regione annovera decine, se non centinaia, di ricette ottenute con i prodotti del territorio e/o tramandate da generazioni. Iniziamo con questo post un viaggio enogastronomico lungo lo stivale in cui vi racconteremo le ricette italiane più famose e ricercate e le abbineremo ai vini di “Capri Moonlight“. Partiamo dalla Sicilia, anticamente detta “l’isola del Sole”; infatti, il simbolo della regione più a sud d’Italia è un volto attorniato da raggi solari. Un’isola talmente ricca di storia, cultura, e tradizioni, impossibili da approfondire in pochi giorni. Tanto è vero che uno dei piatti più noti di questa regione è declinato in vari modi e, addirittura, è chiamato con nomi diversi a seconda delle zone: si tratta della famosa “palla di riso”, appellata “arancina” a Palermo, “arancino” a Catania.
L’origine di questa pietanza risale agli Arabi che avevano l’abitudine di appallottolare un po’ di riso allo zafferano nel palmo della mano, per poi condirlo con la carne di agnello.
Alla base della specialità dell’isola c’è il riso (un tempo coltivato anche nella Piana di Catania) e, in genere, salsa di pomodoro e ragù. Ma ci sono circa 100 varianti: quella con besciamella e prosciutto cotto, mozzarella e prosciutto, con provola e piselli, alla norma, e poi al pistacchio, ai piselli, alla salsiccia, al pesce spada e ai frutti di mare. Ci sono addirittura le varianti dolci!
Ne consegue che vi si possono abbinare diverse tipologie di vino. Molto dipende dagli ingredienti con cui si decide di prepararli e da quali caratteristiche del piatto s’intende esaltare con l’abbinamento. Ad ogni modo si tratta, essendo fritta,  di una pietanza corposa che restituisce al palato sensazioni di untuosità e grassezza, dai sapori più o meno forti, comunque persistenti e molto variegati. La ricetta tradizionale con ragù di carne, piselli e formaggio richiede un vino rosso intenso, fermo e di buona corposità, capace di coesistere con la struttura del piatto, senza sovrastarne i sapori, e con tannini importanti in grado di pulire il palato e prepararlo al boccone successivo. Il “Capriccio di Aglianico” di “Capri Moonlight” è l’ideale perché capace di creare un’armonia tra i suoi sapori e quelli del piatto.

Ricetta e foto di Grazia Guarino
Testo e abbinamento di Maria Consiglia Izzo

 

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