A Napoli ogni festa è rappresentata da minimo un piatto, ed in questi giorni che precedono la Pasqua la zuppa di cozze è la pietanza più gettonata nelle case come nei ristoranti. Come tanti piatti della tradizione partenopea, anche ‘a zupp’ ‘e cozzeche affonda le sue radici al tempo dei Borbone, infatti è stata inventata da una testa coronata. L’ideatore fu il golosissimo Fernando I di Borbone, vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’‘800, che nell’intento di accontentare le richieste dei prelati di corte decise di “mettere a freno” la propria passione per il cibo proprio in occasione della settimana santa. Ed ecco il guizzo di genio, un piatto saporito e “leggero” con le cozze che il re amava pescare a Posillipo: cozzeche dint’â connola. Il popolo napoletano, poi, incuriosito e certamente meno abbiente del sovrano ne inventò una versione più povera della zuppa sostituendo le cozze con le lumache.
Ma quale vino si abbina a questo piatto della tradizione partenopea? Ovviamente un vino campano, non solo perché “l’abbinamento secondo tradizione” prevede che a una ricetta locale va abbinata un vino del territorio, ma anche e soprattutto perché i vitigni a bacca bianca presenti in questa regione restituiscono vini freschi e di buona alcolicità. D’istinto suggeriamo un calice di “Capriccio di Falanghina” di Capri Moonlight, un vino dotato di un’acidità capace di stemperare il piccante del piatto. Fruttato, minerale, ma anche gentile, possiede la personalità che serve per abbinarsi in modo perfetto con zuppe di mare… Da gustare non solo a Pasqua!
Foto di Grazia Guarino
Testo e abbinamento di Maria Consiglia Izzo