E’ arrivato il momento di “trasgredire”: la pasta e piselli, uno dei primi della tradizione culinaria napoletana più apprezzati, la cui ricetta risale agli antichi Romani, può vestire i panni dello sformato… Occorrono: taglierini, piselli sgranati, bresaola a fettine, parmigiano grattugiato, uova, cipolla, olio extravergine di oliva, sale e pepe. E’ una ricetta molto sfiziosa, un primo piatto molto ricco, la cui realizzazione richiede un po’ di tempo, ma che vale la pena preparare e mangiare sia per la bontà che per le proprietà nutritive. I piselli sono ricchi di fibre, contengono una buona quantità di sali minerali e oligoelementi. Potassio, fosforo, magnesio, calcio e in misura minore anche il ferro rendono questo ingrediente estremamente indicato per il benessere e la salute del corpo.
E adesso una domanda sorge spontanea: quale vino abbinare a questa pietanza? Un vino dal carattere schietto che ben si sposa con questa prelibatezza è l’Aglianico (tra l’altro anche esso molto utilizzato dagli Antichi Romani, era alla base del Falerno) della linea “Capriccio” di “Capri Moonlight”. Si tratta di un vino dal colore rosso con sfumature violacee. I profumi vanno dal fruttato intenso (ciliegia, amarena, prugna, mora) al delicato o allo speziato (profumi questi ultimi che esaltano la parte delicata del piatto, ovvero i piselli). Essendo la pasta dotata di una tendenza dolce (incrementata anche dalla cipolla) a sua volta bilanciata dall’aromaticità della bresaola, l’aglianico con i suoi intensi profumi fruttati conferisce sprint al boccone. La tannicità prevale in modo gradevole e non in maniera eccessiva, quel giusto per pulire il palato dalla grassezza del piatto. Il “Capriccio rosso” è un vino dotato di una buona acidità, caldo e mai troppo rotondo.