Si fa presto a dire “insalata”: trattasi del participio passato del verbo insalare, ovvero “aggiungere sale”. Solitamente con questo termine si indica un insieme di foglie, oppure radici, o bacche e od ancora frutti selvatici… Molto probabilmente è la prima ricetta che gli esseri umani hanno inventato. Non è solo una pietanza adatta a un regime dietetico ipocalorico oppure un contorno. L’insalata è divenuta un vessillo di molte cucine d’autore, o un piatto unico per coloro che intendono consumare un pasto veloce ma sano, o addirittura un piatto della tradizione (come l’insalata di rinforzo tipica della cucina campana). Tra le centinaia di varianti, una particolarmente saporita contempla l’impiego di scarola, melanzane a papaccelle.

Ad essa va abbinata un vino che regga la complessità del suo corredo gustativo composto da una tendenza acida piuttosto percettibile al palato e una succulenza che induce a salivazione. Da segnalare anche la presenza di una buona aromaticità, legata all’utilizzo delle verdure e, soprattutto, della papaccella. Ci vuole dunque un vino morbido, dal tannino non invadente, e fresco, come il Caprice rosso di Capri Moonlight. Questo Piedirosso al naso si presenta fine e complesso, con sentori fruttati minerali e floreali, nonché note tostate ed affumicate tipiche di tale vitigno, che arricchiscono l’aromaticità del piatto. E’ un vino equilibrato e dalla buona persistenza capace di spezzare la monotonia del boccone.

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